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La redazione del DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) è uno degli adempimenti fondamentali in materia di sicurezza sul lavoro ed è collegato alla medicina del lavoro

Questo documento è un pilastro della sicurezza sul lavoro, indispensabile per proteggere la salute dei lavoratori e prevenire infortuni e malattie professionali. 

In questa pagina approfondiamo tutto ciò che le aziende devono sapere sul DVR: cos’è, quando è obbligatorio, chi deve redigerlo, cosa deve contenere e quali sono le sanzioni previste in caso di omissioni. 

Cosa vuol dire DVR? 

Il DVR, acronimo di Documento di Valutazione dei Rischi, è un documento obbligatorio previsto dal D.Lgs. 81/08. Serve a identificare, analizzare e valutare i rischi legati alle attività lavorative, con l’obiettivo di prevenire danni alla salute e garantire condizioni di lavoro sicure. Il DVR è un documento dinamico; deve essere mantenuto aggiornato prevedendo degli obiettivi di miglioramento continuo laddove permangano rischi residui.

In che cosa consiste il DVR? 

Il documento di valutazione dei rischi consiste in un’analisi dettagliata dei rischi presenti in azienda, accompagnata dalle misure di prevenzione adottate e da un piano di miglioramento della sicurezza. È uno strumento essenziale per la medicina del lavoro, perché consente di pianificare in modo efficace la sorveglianza sanitaria e gli interventi di tutela della salute dei lavoratori. 

Chi ha l'obbligo di redigere il DVR? 

La redazione del DVR è obbligatoria per tutti i datori di lavoro che hanno almeno un lavoratore alle proprie dipendenze, anche con contratto a tempo determinato, part-time o di collaborazione. Il documento viene redatto dal datore di lavoro con il supporto del RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione) e del medico competente, quando previsto. 

Quando deve essere redatto il DVR?

Il DVR deve essere redatto prima dell’inizio dell’attività lavorativa oppure entro 90 giorni dall’assunzione del primo lavoratore. In caso di modifiche significative (strutturali, organizzative o di processo), è necessario procedere a un aggiornamento tempestivo del documento. In caso di mancata redazione entro i termini previsti, sono previste sanzioni che possono includere ammende e, nei casi più gravi, anche responsabilità penali. 

Che cosa deve contenere il DVR? 

I requisiti minimi del DVR sono definiti dal D.Lgs. 81/08 e comprendono: 

  • La descrizione dell’attività e dell’organizzazione del lavoro 
  • L’identificazione dei rischi associati alle singole mansioni 
  • L’indicazione delle misure di prevenzione e protezione 
  • I dispositivi di protezione individuale (DPI) adottati 
  • I programmi di formazione e informazione 
  • L’elenco dei soggetti coinvolti nella prevenzione (datore di lavoro, RSPP, medico competente) 
  • Il programma di miglioramento continuo della sicurezza 

Quali rischi devono essere valutati nel DVR?

Nel DVR devono essere valutati tutti i rischi specifici dell’attività, tra cui: 

  • Rischi fisici: rumore, vibrazioni, microclima, radiazioni 
  • Rischi chimici e biologici: sostanze pericolose, agenti infettivi 
  • Rischi meccanici: attrezzature e macchinari 
  • Movimentazione manuale dei carichi 
  • Rischi ergonomici e posturali 
  • Rischi da videoterminale 
  • Stress lavoro-correlato 

Chi deve firmare il DVR? 

Il DVR deve essere firmato da: 

  • Il datore di lavoro 
  • l'RSPP (Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione)
  • Il medico competente, se nominato 
  • Responsabile dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS)  

La firma certifica la corretta stesura e la condivisione delle misure di prevenzione con tutte le figure previste dalla normativa. 

Dove è custodito il DVR? 

Il DVR deve essere custodito presso la sede legale o operativa dell’azienda e reso disponibile in caso di controllo da parte delle autorità competenti (INAIL, ASL, Ispettorato del Lavoro). Può essere conservato in formato cartaceo o digitale, purché accessibile e aggiornato. 

Quando si deve aggiornare il DVR? 

L’aggiornamento del DVR è obbligatorio quando: 

  • Si introducono nuove attrezzature, processi o sostanze 
  • Cambiano le mansioni o l’organizzazione aziendale 
  • Si verificano infortuni o malattie professionali 
  • Cambiano le norme di riferimento
  • Cambiano o vengono modificati i luoghi di lavoro e/o le attrezzature 

Mantenere il Documento della Valutazione dei Rischi aggiornato è essenziale per garantire la reale efficacia delle misure di prevenzione. 

Che differenza c'è tra DVR e DUVRI? 

Il DVR riguarda la valutazione dei rischi propri dell’azienda. Il DUVRI (Documento Unico di Valutazione dei Rischi da Interferenze) è richiesto quando in un luogo di lavoro operano contemporaneamente più aziende. Il DUVRI serve a gestire i rischi derivanti dalle interferenze tra attività diverse e deve essere redatto prima dell’inizio dei lavori in appalto o subappalto. 

Quanto costa la redazione di un DVR?

Il costo della redazione del DVR varia in base a: 

  • Dimensione dell’azienda e numero di lavoratori 
  • Settore di attività e tipo di rischi presenti 
  • Complessità organizzativa 
  • Necessità di sopralluoghi tecnici e valutazioni specifiche 

Al Centro Clinico Milanese offriamo un servizio professionale e su misura per la redazione del DVR, garantendo un documento completo, aggiornato e conforme alla normativa. 

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