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L’elettrocardiogramma (ECG) è uno degli esami strumentali che possono essere richiesti nell’ambito della medicina del lavoro, in occasione delle visite mediche per lavoro previste dalla normativa vigente. L’obiettivo è garantire la tutela della salute dei lavoratori, attraverso controlli mirati e specifici per ogni mansione.
All’interno dei percorsi di sorveglianza sanitaria aziendale, l’ECG assume un ruolo importante per monitorare determinati aspetti dello stato di salute, in funzione delle attività svolte dal dipendente. In questa pagina vedremo in cosa consiste questo esame, quando può essere previsto e come si inserisce nel contesto della valutazione dell’idoneità lavorativa.
L’elettrocardiogramma (ECG) è un esame strumentale che registra l’attività elettrica del cuore attraverso un tracciato cardiaco. In ambito della medicina del lavoro, viene eseguito durante le visite mediche del lavoro per valutare la funzionalità cardiaca dei lavoratori, in particolare nei casi in cui la mansione svolta richieda un controllo della salute cardiovascolare.
Si tratta di un esame non invasivo, rapido e indolore, fondamentale per identificare eventuali alterazioni del ritmo cardiaco, anomalie nella conduzione elettrica o segni di sofferenza del muscolo cardiaco.
In medicina del lavoro, l’ECG serve, insieme alla visita ed ad altri eventuali esami previsti dal protocollo sanitario, a verificare l’idoneità del lavoratore a svolgere mansioni che possono comportare stress fisico o mentale, turnazioni notturne, uso di macchinari o responsabilità critiche.
L’elettrocardiogramma è particolarmente indicato per lavoratori impiegati in attività faticose, ad alto rischio o con responsabilità verso terzi, come ad esempio:
L’esame cardiologico è richiesto:
L’elettrocardiogramma viene eseguito dal medico competente o da personale sanitario abilitato nell’ambito della medicina del lavoro. Il medico del lavoro, in base alla valutazione del rischio e alla mansione specifica del lavoratore, decide se includere o meno l’ECG tra gli esami strumentali obbligatori del protocollo sanitario specifico.
L’esame può essere svolto sia presso i nostri ambulatori del Centro Clinico Milanese, sia direttamente in azienda, grazie a strumentazione portatile e personale qualificato.
Durante l’ECG, elettrodi adesivi vengono applicati sul torace, sulle braccia e sulle gambe del lavoratore. Questi elettrodi applicati al corpo del lavoratore captano gli impulsi elettrici dal cuore e li inviano a un dispositivo che li elabora, restituendoli sotto forma di un grafico (tracciato cardiaco).
Il tracciato ECG mostra le onde elettriche che regolano le contrazioni del cuore. L’interpretazione del grafico consente di identificare eventuali anomalie, come aritmie, ischemie, ipertrofie cardiache.
Un elettrocardiogramma standard ha una durata molto breve: in genere dai 5 ai 10 minuti, compreso il tempo necessario per la preparazione e il posizionamento degli elettrodi. L’esame è immediato e non richiede nessun tempo di osservazione del lavoratore da parte del personale medico. Al termine, il tracciato viene inviato in modo telematico al cardiologo per il referto. Il medico competente, potrà solo in quel momento, emettere l’idoneità o valutare se reinviare il dipendente al medico di base per eventuali ulteriori accertamenti.
L’interpretazione dell’ECG è un’attività riservata al cardiologo il quale invia al medico competente il referto. Il tracciato cardiaco rappresenta graficamente l’attività elettrica del cuore, mostrando in modo ordinato le variazioni che accompagnano ogni fase di attivazione e recupero delle camere cardiache.
Gli elementi principali che vengono analizzati includono:
Il cardiologo valuta la regolarità del ritmo cardiaco, la durata degli intervalli, l’eventuale presenza di anomalie ischemiche o aritmiche, confrontando i valori rilevati con quelli ritenuti fisiologici. L’analisi è sempre contestualizzata in base all’età, allo stato di salute generale del lavoratore e al tipo di mansione svolta.
Attraverso l’elettrocardiogramma è possibile individuare diverse condizioni cliniche, tra cui:
Quando l’ECG mostra valori alterati o anomalie significative, il medico competente deve:
Il datore di lavoro, informato solo sull’idoneità o meno (nel rispetto della privacy sanitaria), deve adottare misure organizzative adeguate, ad esempio l’assegnazione temporanea a mansioni compatibili, fino al completamento degli accertamenti.
I valori normali di un ECG variano leggermente da persona a persona, ma generalmente includono:
Il medico competente legge il referto considerando anche lo stato di salute generale e i fattori di rischio del lavoratore.
Nella medicina del lavoro, l’ECG è incluso nelle visite mediche per lavoro solo nel caso sia previsto dal protocollo sanitario. Il costo è sostenuto dal datore di lavoro, come previsto dalla normativa vigente.
L’esame al cuore effettuato attraverso l’ECG è un elemento essenziale per la prevenzione dei rischi professionali. Nei programmi di sorveglianza sanitaria, consente al medico del lavoro di avere un quadro aggiornato della salute cardiovascolare del dipendente e adottare misure tempestive in caso di anomalie. In questo modo si protegge non solo il lavoratore, ma anche l’intera organizzazione aziendale.
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