Gli esami ematochimici, comunemente definiti anche come analisi del sangue o esami di laboratorio, rientrano tra gli strumenti della medicina del lavoro. Sono prescritti dal medico competente nelle visite mediche per lavoro per valutare lo stato di salute del lavoratore in relazione ai rischi professionali.
Presso le nostre sedi del Centro Clinico Milanese, i prelievi ematochimici vengono eseguiti in ambulatori attrezzati, garantendo analisi rapide, sicure e conformi alla normativa vigente.
Cosa si intende per esami ematochimici?
Gli esami ematochimici sono analisi del sangue volte a verificare il corretto funzionamento di organi e apparati (fegato, reni, metabolismo, ecc.) e a individuare eventuali alterazioni correlate a esposizioni lavorative.
Sono strumenti fondamentali per la valutazione dello stato di salute dei lavoratori nei percorsi di sorveglianza sanitaria.
A cosa servono gli esami ematochimici?
Nella medicina del lavoro, gli esami ematochimici rappresentano uno strumento essenziale per ottenere informazioni utili alla tutela della salute del lavoratore, consentendo di:
- Individuare condizioni cliniche o patologie latenti: Utili per identificare precocemente alterazioni nei valori ematici che potrebbero segnalare problemi di salute.
- Monitorare l’effetto di agenti chimici, fisici o biologici: Gli esami aiutano a tenere sotto controllo gli effetti dell’esposizione professionale a sostanze nocive, come metalli pesanti o solventi.
- Verificare l’idoneità alla mansione: Servono per accertare che il lavoratore sia in condizioni di salute compatibili con le sue attività lavorative.
- Prevenire malattie professionali o peggioramenti delle condizioni di salute: Consentono di intervenire tempestivamente prima che un disturbo si trasformi in una patologia.
Quali sono gli esami ematochimici?
Tra gli esami ematochimici più comuni, eseguiti nell’ambito delle visite mediche per lavoro, troviamo:
- Emocromo completo: Fornisce informazioni su globuli rossi, globuli bianchi e piastrine, indicando eventuali infezioni, infiammazioni o anemie.
- Glicemia: Misura il livello di glucosio nel sangue, utile per rilevare o monitorare il diabete.
- Creatinina e azotemia: Parametri fondamentali per valutare la funzionalità renale.
- Transaminasi (ALT, AST): Indicatori di funzionalità epatica, importanti per lavoratori esposti a solventi o sostanze epatotossiche.
- Colesterolo e trigliceridi: Aiutano a identificare il rischio cardiovascolare e condizioni metaboliche.
- Gamma GT: Enzima epatico spesso usato come marcatore per l’esposizione ad alcol e solventi.
- Elettroliti (sodio, potassio, cloro): Servono a valutare l’equilibrio idrosalino e la funzionalità cellulare.
- Esami specifici per esposizioni particolari: Come piombo, mercurio, cadmio, o test sierologici in ambito biologico (ad es. epatite B/C), prescritti in funzione del rischio lavorativo.
Come si fanno gli esami ematochimici?
I prelievi ematochimici vengono eseguiti da personale sanitario qualificato presso i nostri ambulatori di analisi. La procedura prevede:
- Accoglienza del lavoratore e verifica dell’identità;
- Prelievo venoso, generalmente al mattino e a digiuno;
- Etichettatura e conservazione del campione, secondo protocolli di sicurezza;
- Invio al laboratorio per l’analisi;
- Refertazione e consegna dei risultati al medico competente, che li valuterà nel contesto della visita medica.
Quando si fanno gli esami ematochimici?
Gli esami ematochimici vengono richiesti nell’ambito della sorveglianza sanitaria quando il lavoratore è esposto a rischi specifici legati alla mansione svolta. In particolare, sono previsti per:
- Operatori esposti ad agenti chimici, biologici o fisici, come solventi, metalli pesanti, polveri, vibrazioni o radiazioni;
- Addetti a lavorazioni industriali o in ambienti potenzialmente contaminati, dove è necessario un monitoraggio costante delle condizioni di salute;
- Lavoratori della sanità, laboratori di analisi, settore farmaceutico o alimentare, soggetti a protocolli sanitari più rigorosi;
- Personale impiegato in attività ad alta responsabilità o con elevato impegno fisico, per cui è fondamentale garantire idoneità psicofisica continuativa;
- Dipendenti con prescrizioni specifiche del medico competente, anche in assenza di esposizione diretta, sulla base di precedenti clinici o sospetti di patologie correlate al lavoro.
Questi esami possono essere effettuati in occasione di:
- Visita medica preassuntiva, per valutare l’idoneità iniziale alla mansione;
- Visite periodiche, in base alla frequenza stabilita dal protocollo sanitario;
- Cambio mansione o rientro al lavoro, se le condizioni lavorative lo richiedono;
- Richiesta del medico competente, in caso di sospetti clinici o esigenze di approfondimento diagnostico.
Come leggere gli esami ematochimici?
L’interpretazione dei valori ematici è un compito del medico competente, che analizza tutti i dati forniti dal laboratorio di analisi in relazione:
- Ai parametri di riferimento: Ogni valore viene confrontato con intervalli standard definiti per sesso, età e condizioni cliniche.
- Alla storia clinica del lavoratore: Per valutare eventuali cambiamenti nel tempo.
- Ai rischi specifici dell’attività svolta: Alcuni esami assumono significato particolare in contesti a rischio chimico o biologico.
In presenza di valori fuori norma rispetto ai parametri di riferimento, il medico competente valuta le azioni da intraprendere, che possono includere:
- Segnalare la necessità di ulteriori accertamenti clinici;
- Valutare una temporanea o permanente non idoneità alla mansione;
- Comunicare al datore di lavoro, nel rispetto della riservatezza, eventuali indicazioni sanitarie.
Quanto costano gli esami ematochimici?
Per ottenere un quadro chiaro dei costi e definire un programma di sorveglianza sanitaria su misura in medicina del lavoro, ti invitiamo a contattarci e richiedere un preventivo personalizzato.