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La medicina del lavoro, si occupa anche della diagnosi, gestione e prevenzione delle malattie professionali. In questa pagina trovi una guida chiara per comprendere come riconoscerle, affrontarle e procedere correttamente con la denuncia di una malattia professionale.

Che cosa si intende per malattia professionale? 

Una malattia professionale è una condizione patologica che si manifesta nel tempo causata dell'esposizione continuativa a specifici rischi legati all'attività e ambiente lavorativo. Queste patologie emergono gradualmente e sono direttamente correlate alle mansioni svolte. 

L'INAIL riconosce e indennizza un'ampia gamma di patologie inserite nell'elenco malattie professionali, aggiornato periodicamente. Tra queste figurano l'asbestosi, la tendinite da sforzo ripetuto, la broncopneumopatia cronica nei saldatori e molte altre. 

Quali sono le caratteristiche di una malattia professionale? 

Per essere classificata come malattia del lavoro, una patologia deve presentare alcune caratteristiche specifiche: 

  • Nesso causale dimostrabile tra l'attività lavorativa e la patologia; 
  • Insorgenza graduale nel tempo, non legata a un singolo evento; 
  • Presenza di un rischio professionale documentato sul luogo di lavoro; 
  • Inclusione nell'elenco INAIL o dimostrabilità del legame anche se non tabellata. 

Il riconoscimento da parte dell'INAIL è più agevole se la patologia è inserita nell'elenco malattie professionali, ma è comunque possibile ottenere l'indennizzo anche per malattie "non tabellate", se si dimostra il nesso causale. 

Che differenza c'è tra malattia professionale e infortunio sul lavoro? 

La distinzione tra le due situazioni è fondamentale: 

  • Un infortunio sul lavoro è un singolo evento che accade in modo improvviso, traumatico e facilmente identificabile (es. caduta, taglio, urto); 
  • Una malattia professionale si sviluppa nel tempo a causa dell'esposizione continuativa a un rischio lavorativo

Entrambe le condizioni sono indennizzabili dall'INAIL, ma seguono iter differenti, soprattutto per quanto riguarda le modalità di certificazione e riconoscimento. 

Come è possibile determinare se una malattia è di natura professionale? 

La procedura per ottenere il riconoscimento di una malattia del lavoro si fonda su: 

  1. Valutazione clinica dei sintomi; 
  2. Analisi del percorso lavorativo e delle mansioni svolte; 
  3. Confronto con l'elenco INAIL per verificare la compatibilità; 
  4. Esame dei rischi professionali presenti in azienda. 

Il medico competente riveste un ruolo chiave nel monitoraggio della salute dei lavoratori, identificando tempestivamente eventuali segnali di patologie correlate all'attività lavorativa e guidando il lavoratore nel percorso di gestione appropriata della situazione. 

Per maggiori informazioni su come procedere in questi casi, visita la pagina Come Denunciare una Malattia Professionale all'INAIL

Chi certifica la malattia professionale?

Per avviare la procedura di riconoscimento da parte dell'INAIL, è indispensabile presentare un certificato medico che attesti la natura professionale della patologia. Questo certificato può essere rilasciato: 

  • dal medico curante, come il medico di famiglia; 
  • dal medico competente designato dall'azienda per effettuare la sorveglianza sanitaria dei lavoratori

Il certificato deve contenere una diagnosi chiara e un sospetto nesso causale con l'attività lavorativa, elemento fondamentale per l'eventuale indennizzo. 

Cosa comporta la malattia professionale per il datore di lavoro? 

Il riconoscimento di una malattia del lavoro da parte dell'INAIL comporta per il datore di lavoro diversi obblighi e potenziali conseguenze: 

  • Aggiornamento del DVR con nuova valutazione del rischio; 
  • Adozione di misure correttive e formazione del personale; 
  • Collaborazione con l'INAIL nella fase istruttoria; 
  • Aumento del premio assicurativo INAIL, se vi è responsabilità accertata; 
  • Possibili sanzioni amministrative e ispezioni da parte degli enti di controllo. 

Un supporto professionale nella gestione della medicina del lavoro è fondamentale per prevenire queste criticità. 

Cosa deve fare il lavoratore in caso di malattia professionale?

Quando il lavoratore sospetta di aver contratto una malattia del lavoro deve: 

  1. Rivolgersi a un medico per ottenere la documentazione necessaria che certifichi la presenza di una patologia legata all'attività lavorativa; 
  2. Informare il datore di lavoro e inviare la documentazione completa procedendo ad effettuare la denuncia all'INAIL
  3. Seguire le indicazioni sanitarie e completare eventuali accertamenti richiesti. 

È importante agire tempestivamente, poiché esiste un limite di tempo per il riconoscimento dei diritti legati alla patologia. 

Cosa rischia il datore di lavoro in caso di malattia professionale? 

Se l'azienda ha trascurato la prevenzione o non ha rispettato gli obblighi di legge, può incorrere in: 

  • Responsabilità civile, con richieste di risarcimento malattia professionale da parte del dipendente; 
  • Responsabilità penale, in caso di negligenza grave; 
  • Sanzioni amministrative da parte degli enti di vigilanza; 
  • Ispezioni straordinarie e revisione delle pratiche di sicurezza. 

Una corretta valutazione del rischio e l'adozione di un sistema efficace di sorveglianza sanitaria rappresentano la principale tutela per l'azienda. 

Come funziona la malattia professionale INAIL?

L'INAIL attiva la procedura per il riconoscimento della malattia professionale dopo aver ricevuto la documentazione necessaria. La procedura include: 

  1. Analisi dei documenti medici e lavorativi; 
  2. Verifica del nesso causale tra attività e patologia; 
  3. Valutazione del grado di inabilità
  4. Comunicazione dell'esito e della misura dell'indennizzo. 

Se la patologia è inserita nell'elenco malattie professionali, la procedura è più rapida. In caso contrario, l'INAIL può richiedere accertamenti aggiuntivi. 

Come viene pagata la malattia professionale? 

L'INAIL provvede a erogare il risarcimento per malattia professionale secondo le seguenti modalità: 

  • Indennità giornaliera per inabilità temporanea; 
  • Quando il danno biologico causato dalla malattia professionale si attesta tra il 6% e il 15%, l'INAIL riconosce un compenso economico una tantum sotto forma di indennizzo in capitale; 
  • Rendita vitalizia mensile per danni superiori al 16%; 
  • Rimborso delle spese mediche sostenute. 

Il pagamento non grava direttamente sul datore di lavoro, a condizione che siano stati rispettati gli obblighi di prevenzione e sicurezza. 

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