Contattaci via email o telefono per ricevere informazioni personalizzate.
Nel mondo del lavoro, l’esposizione a fattori di rischio professionale può determinare nel tempo lo sviluppo di patologie che rientrano nell’ambito delle malattie del lavoro. Quando si manifesta una di queste patologie, è importante sapere come procedere con la denuncia della malattia professionale all’INAIL, affinché il lavoratore possa accedere agli eventuali indennizzi previsti dalla normativa.
In questa guida approfondita, vedremo chi deve presentare la denuncia, come avviene l’iter, quali documenti sono necessari, quali sono le tempistiche da rispettare e che cosa prevede l’INAIL in termini di indennizzo e risarcimento delle malattie professionali. Il tutto secondo le attuali disposizioni in materia di medicina del lavoro e di prevenzione delle malattie professionali.
La normativa italiana stabilisce chiaramente che la denuncia può (e in alcuni casi deve) essere presentata da più soggetti:
Tutti questi passaggi servono a garantire la tutela del lavoratore e l’eventuale riconoscimento dei suoi diritti, secondo quanto previsto nelle tabelle INAIL delle malattie professionali.
La procedura per inoltrare la denuncia è articolata, ma ben definita:
La visita INAIL per malattia professionale serve a verificare il nesso causale tra la patologia della malattia e l’attività lavorativa svolta in azienda.
Il certificato medico per malattia professionale può essere rilasciato da:
È un documento fondamentale perché attesta la diagnosi clinica e indica un possibile nesso causale con il lavoro. Deve contenere la data della visita, i sintomi, la diagnosi e l’indicazione dell’attività svolta.
La legge prevede un termine massimo di 15 giorni dalla conoscenza della patologia per avviare la denuncia. Tuttavia, il termine può essere più flessibile in presenza di patologie a lunga latenza, come quelle da esposizione a sostanze tossiche (es. amianto).
In ogni caso, è consigliabile procedere quanto prima, per evitare il rischio di decadenza dei diritti all’indennizzo.
Il soggetto che si occupa del risarcimento per le malattie professionali è l’INAIL. Le tutele economiche previste variano in base alla gravità della patologia e alla percentuale di menomazione riconosciuta:
L’importo dell’indennizzo è determinato da:
Ad esempio, un danno biologico con menomazione del 10% può portare a un indennizzo una tantum, mentre una menomazione del 25% dà diritto a una rendita mensile.
Se l’INAIL respinge la domanda o riconosce una percentuale troppo bassa, il lavoratore ha diritto a:
Il ricorso può essere presentato anche con l’aiuto di un patronato, di un avvocato specializzato o di un medico legale.
Fusce ullamcorper, arcu et blandit hendrerit, magna nunc mollis tortor, sed porta ante nibh in massa.
Pellentesque vulputate lacinia metus ut volutpat.