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prevenzione malattie professionali strategie e medicina del lavoro

La prevenzione delle malattie professionali è una responsabilità condivisa tra datore di lavoro, medico competente e lavoratori. In un contesto dove i rischi professionali sono sempre più articolati, disporre di strategie preventive mirate ed efficaci è fondamentale per garantire ambienti di lavoro sicuri, tutelare la salute dei dipendenti e rispettare gli obblighi normativi. 

Attraverso interventi strutturati e una visione integrata della medicina e sicurezza sul lavoro, è possibile agire in modo proattivo per evitare l’insorgenza delle malattie del lavoro, con benefici concreti sia per le aziende che per i lavoratori. 

Come si distinguono le malattie professionali? 

Le malattie professionali sono patologie causate da un'esposizione prolungata a fattori di rischio professionale. A differenza degli infortuni, che si verificano in modo improvviso, queste malattie si sviluppano gradualmente nel tempo. Per essere riconosciute come tali, è necessario: 

  • Dimostrare l’esposizione a un rischio professionale specifico legato alla mansione; 
  • Verificare che la patologia sia compresa nell’elenco delle malattie professionali riconosciute dall’INAIL o dimostrare il nesso causale diretto; 
  • Escludere la prevalenza di cause extralavorative. 

Il riconoscimento ufficiale permette di attivare le tutele previste per la denuncia della malattia professionale, ma soprattutto consente di intervenire per rafforzare le misure di prevenzione

Quali sono le cause delle malattie professionali?

Le cause delle malattie professionali sono legate a esposizioni croniche ad agenti nocivi o condizioni lavorative sfavorevoli, tra cui: 

  • Agenti chimici: solventi, polveri, fumi, metalli pesanti; 
  • Agenti fisici: rumori, vibrazioni, microclimi estremi, radiazioni; 
  • Agenti biologici: virus, batteri, muffe e funghi, soprattutto nel settore sanitario e agroalimentare; 
  • Fattori organizzativi e psicosociali: stress da carichi eccessivi, turnazioni prolungate, mancanza di pause, mansioni ripetitive. 

L’identificazione correttamente delle cause permette di applicare efficaci strategie di prevenzione delle malattie professionali. 

Che strumenti utilizzare per la prevenzione delle patologie da lavoro? 

La medicina sul lavoro mette a disposizione strumenti concreti per contrastare l’insorgenza delle patologie professionali. I principali strumenti utilizzabili sono: 

  • La valutazione dei rischi professionali, da tenere aggiornata per ogni tipologia di mansione; 
  • La sorveglianza sanitaria, con visite mediche preventive e periodiche; 
  • L’uso di protocolli sanitari mirati per monitorare i lavoratori esposti; 
  • L’impiego corretto dei DPI (Dispositivi di Protezione Individuale)
  • La formazione dei lavoratori sui rischi e sulle misure di protezione; 
  • L’adozione di soluzioni ergonomiche e miglioramento delle condizioni ambientali; 
  • Il monitoraggio dei dati sanitari, utile per rilevare precocemente condizioni a rischio. 

L’azione combinata di questi strumenti costituisce la base della prevenzione malattie professionali in ogni contesto produttivo. 

Quali sono i fattori di rischio che possono determinare le malattie professionali sui luoghi di lavoro? 

I fattori di rischio professionale presenti nei luoghi di lavoro possono essere molteplici e variare a seconda del settore e delle mansioni. Tra i più comuni: 

  • Rumore eccessivo → ipoacusia, affaticamento uditivo; 
  • Movimentazione manuale di carichi → ernie, dolori lombari; 
  • Postazioni non ergonomiche → cervicalgia, sindrome del tunnel carpale; 
  • Esposizione a sostanze chimiche → dermatiti, allergie, intossicazioni; 
  • Microclimi sfavorevoli → aumento di patologie respiratorie e cardiovascolari; 
  • Videoterminali senza pause → affaticamento visivo, rigidità muscolare; 
  • Stress cronico o turni prolungati → disturbi psicosomatici e dell’umore. 

La medicina e sicurezza sul lavoro agisce per mappare e contenere questi rischi attraverso strumenti tecnici e sanitari integrati. 

Come può il datore di lavoro gestire la prevenzione delle malattie professionali? 

Il datore di lavoro, in collaborazione con il medico competente e l’RSPP, ha il compito di gestire attivamente la prevenzione delle malattie professionali. Le principali responsabilità includono: 

  • Redigere e aggiornare il Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)
  • Adottare misure tecniche e organizzative per ridurre l’esposizione ai rischi; 
  • Garantire formazione e informazione continua ai lavoratori; 
  • Fornire e controllare l’uso corretto dei DPI
  • Organizzare la sorveglianza sanitaria con protocolli mirati; 
  • Migliorare le condizioni ergonomiche e ambientali
  • Attivare iniziative di promozione del benessere psicofisico in azienda; 
  • Monitorare costantemente i risultati, correggere le criticità e attuare azioni migliorative

Un approccio sistematico consente di ridurre il numero di casi di malattia del lavoro e migliorare la sicurezza globale in azienda. 

Quando interviene la medicina del lavoro in relazione alle malattie professionali? 

La medicina del lavoro interviene nei momenti previsti dalla normativa per tutelare la salute dei lavoratori. Il medico competente effettua visite preventive, periodiche e su richiesta, valuta l’idoneità alla mansione e segnala eventuali casi sospetti all’INAIL

Collabora inoltre con l’azienda nella gestione dei rischi e nella definizione di misure preventive efficaci, contribuendo concretamente alla prevenzione delle malattie professionali

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