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Nel mondo del lavoro, raccogliere e analizzare i dati sanitari dei lavoratori è una parte fondamentale della prevenzione. L’Allegato 3B è uno strumento che va in questa direzione: non è solo un obbligo normativo, ma anche un mezzo per costruire ambienti di lavoro più sicuri. Comprendere come funziona e quali sono le responsabilità collegate è essenziale per le aziende attente alla tutela della salute dei propri dipendenti.
L’Allegato 3B è un documento introdotto dall’articolo 40 del D.Lgs. 81/08, il Testo Unico sulla Sicurezza, che regola gli obblighi relativi alla sorveglianza sanitaria nei luoghi di lavoro. Si tratta di un modulo che raccoglie dati sanitari anonimi e aggregati sui lavoratori visitati dal medico competente nel corso dell’anno.
La finalità dell’allegato è duplice: da un lato serve a monitorare la salute dei lavoratori in relazione ai rischi professionali, dall’altro consente all’INAIL di disporre di un quadro statistico aggiornato e dettagliato sulla diffusione delle malattie lavoro-correlate in Italia. I dati raccolti sono fondamentali per costruire strategie nazionali di prevenzione e intervento.
È importante sottolineare che nell’allegato non compaiono nomi o informazioni personali, ma solo dati numerici, suddivisi per sesso, età, mansione e tipo di rischio. L’anonimato è sempre garantito, in pieno rispetto delle normative sulla privacy.
La compilazione dell’Allegato 3B è un obbligo specifico del medico competente. Non è quindi l’azienda a dover inviare il documento, ma il professionista sanitario incaricato della sorveglianza. Tuttavia, l’azienda ha un ruolo attivo e collaborativo, poiché è tenuta a fornire al medico tutte le informazioni necessarie per completare correttamente la comunicazione.
L’obbligo scatta ogni volta che almeno un lavoratore è stato sottoposto a visita medica, indipendentemente dal numero totale di dipendenti o dalla frequenza delle visite. Questo significa che anche nelle aziende con pochi lavoratori, se è stata effettuata una sola visita nell’anno, il medico è comunque tenuto a trasmettere l’allegato.
Il mancato adempimento può comportare sanzioni amministrative, oltre a possibili conseguenze in caso di ispezione da parte degli enti competenti. Per questo motivo, è fondamentale che ogni datore di lavoro si assicuri che il proprio medico competente sia regolarmente nominato e aggiornato sugli obblighi normativi.
La trasmissione dell’allegato 3B medico competente all’INAIL deve avvenire ogni anno entro il 31 marzo, e riguarda l’attività sanitaria svolta nel corso dell’anno precedente.
Ad esempio, per tutte le visite effettuate nel 2024, l’allegato dovrà essere inviato entro e non oltre il 31 marzo 2025. Questa scadenza è fissa e non prorogabile, salvo eccezioni stabilite a livello nazionale in casi straordinari (come durante l’emergenza COVID-19).
Il rispetto della scadenza è fondamentale per evitare inadempienze. Inoltre, l’invio nei tempi corretti dimostra la regolare gestione della medicina del lavoro da parte dell’azienda e del medico incaricato.
I dati contenuti nell’allegato 3B INAIL sono di tipo statistico e anonimo. Non vengono trasmessi dati identificativi dei singoli lavoratori, ma informazioni aggregate che consentono all’INAIL di analizzare l’andamento della salute nei luoghi di lavoro. Nello specifico, il medico deve indicare:
Questi dati, raccolti su scala nazionale, permettono di individuare le aree lavorative più esposte a determinati rischi e di migliorare le misure preventive.
L’invio dell’allegato 3B INAIL si effettua esclusivamente online, tramite il portale dei servizi telematici INAIL, riservato ai medici competenti. L’accesso alla piattaforma avviene tramite SPID, CNS o CIE, strumenti di autenticazione digitale ormai obbligatori per interagire con la pubblica amministrazione.
Una volta effettuato l’accesso, il medico può compilare il modulo direttamente online, inserendo tutti i dati richiesti. Il sistema guida l’utente passo dopo passo e consente di effettuare controlli preliminari prima dell’invio definitivo. Completata la procedura, il sistema genera una ricevuta telematica, da archiviare con cura in vista di possibili verifiche future.
È importante che l’azienda garantisca al medico tutte le informazioni aggiornate, in modo da consentire una compilazione precisa e puntuale. Una comunicazione efficace tra azienda e medico competente è fondamentale per rispettare gli obblighi della medicina del lavoro e per tutelare la salute dei lavoratori.
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